Quad e ATV: cosa sono

Cosa sono quad e ATV?
Cosa sono quad e ATV

Cosa sono quad e ATV?

Come definire un quad? C’è differenza tra un quad e un ATV? Cosa significa ATV?Quando e perché è nata l’idea di un veicolo con simili caratteristiche?
Noi ve lo spieghiamo rifacendoci a Wikipedia così come ad altre fonti ugualmente forti e credibili per l’intensità con cui vivono il quad

E’ bene cominciare dall’acronimo ATV anziché “Quad” in quanto è da qui che nascono questi speciali mezzi di locomozione: gli ATV (acronimo di All Terrain Vehicles) sono dunque veicoli particolarmente agili, compatti e resistenti, costruiti per procedere su terreni impervi, anche adatti a brevi tratti di navigazione.

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Direttamente dai campi da golf …

I primi ATV vengono concepiti come evoluzione delle vetture dei campi da golf: progettati costruiti in Canada nei primi anni ‘60 si sono presto diffusi in tutta l’America del Nord (circa 2 milioni di esemplari venduti nel solo Nord America) e, a seguire, durante gli anni ‘70 anche in Europa.

Gli ATV, decisamente poco prestanti in quanto a velocità, non erano generalmente adibiti alla percorrenza di strade normali ma si rivelavano decisamente adatti all’attraversamento di zone impervie o paludose. Citando Wikipedia

“La motricità era affidata a 4, 6, 8 o 12 ruote che, all’occorrenza potevano essere dotate di cingoli in gomma. I comandi direzionali, come nei mezzi cingolati, erano costituiti da due leve frenanti che agivano, rispettivamente, sulle file di ruote di destra e di sinistra.

Cosa sono quad e ATV
Quad a sei ruote

La motorizzazione era, normalmente, affidata ad un propulsore 2 tempi di derivazione motociclistica e la carrozzeria era costituita da un guscio, sagomato a vasca, in materiale plastico. Generalmente scoperti (al massimo dotati di tendalino ombreggiante), gli ATV disponevano di una panchina a due posti e di un pozzetto posteriore per il trasporto di materiali o eventuali posti di fortuna.”

In Italia, gli ATV tardarono a diffondersi: un primo prototipo a 6 ruote venne presentato nel 1970, dalla “Weston” di Rubiera. Era stato chiamato “Anaconda” e la sua dotazione prevedeva un propulsore Benelli da 350 cc e la trazione integrale su tutte le ruote. L’Anaconda non fu mai seguito da una produzione in serie e relativa commercializzazione su larga scala. Sempre nel ‘70 la FIMA propose il modello Boomerang che rimase in produzione alcuni anni.

Tali veicoli sono sostanzialmente scomparsi dal mercato sul finire degli anni settanta, per poi ritornare di gran moda dopo il 2000 con alcune modifiche sostanziali. Nasce ora, se si vuole, il Quad: è in Europa che l’ATV rivisto e ri-concepito prende il nome di quad. I moderni “quad” differiscono principalmente dai loro antenati per aver perso le caratteristiche anfibie, accentuando piuttosto le derivazioni motociclistiche.

In forza di queste considerazioni storiche possiamo ora passare alla domanda prima: cosa è un quad?

Per lo più si ritiene che si tratti di una moto a 4 ruote ma una simile definizione è quanto di più riduttivo ci possa essere quando si parla di un mezzo così resistente ed affidabile, studiato essenzialmente per affrontare i percorsi fuoristrada, diverso da qualsivoglia altro mezzo di locomozione per metodo di guida e versatilità.

Cosa sono quad e ATV
Una guida impegnativa ma divertente

La guida di un quad si rivela in genere emozionante e impegnativa, diversa a seconda della tipologia di mezzo che si sta pilotando. La categoria più diffusa è quella dei quad monomarcia che solitamente montano una leva che imposta i rapporti ridotti per superare grosse pendenze ed ostacoli. Ovviamente dotati di retromarcia consentono di sviluppare anche velocità maggiori per affrontare in scioltezza i tratti meno impegnativi. Vi è poi la famiglia dei quad con cambio a pedale, più vicina come concezione alle moto, più indicata per “centauri” con un po’ più di esperienza.

Sempre parlando di stile di guida preferiamo citare direttamente Simone Rocca quando afferma che “Nelle curve, ambedue i mezzi hanno bisogno di forza nello sterzo, e sicuramente di un aiuto da parte del pilota che dovrà spostare il proprio peso in modo da bilanciarla. Siccome in questo il differenziale posteriore manca, una ruota tende a derapare (o a sgommare, su asfalto) molto più rispetto all’altra, ed in questo modo rende possibile la curva. Insomma, quando un quad gira, si presenta inizialmente come un mezzo sottosterzante, per poi diventare sovrasterzante … bisogna starci attenti soprattutto su asfalto: siccome l’aderenza è massima, capita a volte, a seconda dell’angolo di curva, che le ruote interne ad essa si alzino. Una volta che si impara a gestirlo, diventa molto divertente!

Altre tipologie di quad sono quelle dettate dalla trazione: esistono modelli 2×4, modelli 4×4 e ancora modelli ibridi con i 2 sistemi congiunti. Di questi i 2×4 si distinguono per una impostazione ed una linea più sportiva: sono maggiormente aggressivi e scattanti. I 4×4, gergalmente definiti “utility” hanno normalmente dimensioni superiori e quindi maggior peso: devono essere capaci di trasportare oltre al guidatore e al passeggero anche bagagli di vario genere in appositi portapacchi. Questi mezzi, più orientati verso utilizzi agricoli, si contraddistinguono rispetto agli altri per la capacità che hanno di passare attraverso terreni particolarmente accidentati (fangaie, guadi profondi e vischiosi, pendii innevati) senza particolari disagi.